Sostenibilità Ambientalecome calcolare la sostenibilità di un progetto

INTRODUZIONE:

Rendere un’azienda, un progetto, nuovi processi produttivi o servizi sempre più sostenibili è la grande sfida di tutti quelli che vogliono entrare sul mercato nei prossimi decenni. Tentiamo quindi di fare chiarezza su come calcolare la sostenibilità di un progetto con indicatori chiari e semplici. Abbiamo sempre sottolineato come la sostenibilità non si fermasse solo all’aspetto ambientale o alla carbon footprint #genesisgruppo che un prodotto o servizio genera lungo il suo processo creativo, ma anche su altri aspetti intangibili: gli impatti socio-economici. Verrà sempre più richiesta in futuro, quella di coniugare queste due declinazioni di sostenibilità, ambientale e sociale, con un’altra, quella economico-finanziaria.

Come calcolare la sostenibilità di un progetto, le fasi iniziali:

Il concetto di sostenibilità è ampio e si deve tenere conto di tante variabili facendo combaciare gli interessi degli stakeholder, dei dipendenti o dei responsabili del progetto, delle istituzioni del territorio in cui il progetto avrà vita e dei cittadini locali. Un compito non proprio semplice.

Oggi un progetto sostenibile non è tanto diverso dai progetti passati per quanto riguarda le risorse umane. L’unica cosa che differenzia un progetto davvero sostenibile rispetto ad altri però è la sua capacità di coinvolgere tutti gli elementi, dal primo della scala gerarchica all’ultimo, nel processo creativo e di gestione. Tenendo conto degli obiettivi che il progetto intende raggiungere, si deve deve avere in mente chiaramente gli indicatori finanziari, economici, sociali e ambientali da soddisfare. Deve poter misurare quasi scientificamente anche elementi poco tangibili come l’impatto sulla comunità, in termini di posti di lavoro creati, come si è preservata o migliorata la gestione del territorio, della cultura, della salute e dell’istruzione locale. Innanzitutto, bisogna segnalare quali parametri e indicatori si intendono usare per misurare gli impatti appena descritti. Questo lavoro richiede una precisa acquisizione di dati relativi all’uso dei materiali usati, all’ottimizzazione dell’uso delle risorse energetiche (idriche, elettriche ecc.), alle emissioni di Co2.  Per usare un linguaggio comune a tutte le istituzioni in materia di sostenibilità e della sua misurazione, sono stati ideati degli standard. Tra le misurazioni standard più famose ci sono i GRI, Global Reporting Initiative, creati dall’omonima organizzazione non-profit per fornire un set di elementi con cui valutare la sostenibilità, sia in macro che in micro, dei vari componenti che un progetto, un’iniziativa o un’azienda è composta. Qui ne abbiamo parlato più dettagliatamente. La nostra opinione sulla sostenibilità cambia di giorno in giorno e con l’avanzamento tecnologico o con le necessità che piano piano si vengono a scoprire per aumentare le chance di salvare la biodiversità, gli standard che ieri erano accettabili domani potrebbero non esserlo più. La semplicità delle rilevazioni e della lettura dei dati assieme all’interdipendenza tra le varie componenti, sociali, economiche e ambientali, devono essere tra le priorità di chi è a capo del progetto per far capire al mondo esterno come si sta agendo per cambiare le cose.